- “Una macchina da gol che si è rotta proprio quando stava per diventare il migliore di tutti. Lo è stato ugualmente, ma non è arrivato a essere il numero uno.“ (Diego Armando Maradona)
- “Il lutto in me per il suo precoce ritiro non si estingue ancora e mai si estinguerà.“ (Carmelo Bene)
Mezzo secolo per un mito assoluto della storia del calcio.
Marco Van Basten compie 50 anni il 31 ottobre ed è l’occasione giusta per ripercorrere la sua carriera.
Una storia ricca di successi e titoli, finita troppo presto.
Con l’Ajax tre titoli nazionali in Olanda, una Coppa d’Olanda e una Coppa delle Coppe, poi al Milan e la consacrazione.
Con la maglia rossonera Van Basten vince quattro campionati, due Coppe dei Campioni e una Champions League, due Intercontinentali, due Supercoppe Uefa e quattro Supercoppe italiane.
In nazionale invece vince un Europeo nel 1988, conquistando anche il titolo di capocannoniere e miglior giocatore del torneo.
A livello individuale il palmares è impressionante: tre Palloni d’Oro, una scarpa d’oro, due volte calciatore dell’anno World Soccer, un titolo di Fifa World Player nel ’92, capocannoniere della Coppa dei Campioni nel 1988, due volte capocannoniere in Serie A, quattro volte capocannoniere della Eredivisie e calciatore dell’anno del campionato olandese del 1985.
Tutto questo fino ai 28 anni. Età in cui chiuse di fatto la sua “breve” carriera, giocata tutta, secondo l’opinioni dei medici che lo ebbero in cura, al massimo al 60% delle sue possibilità data una malformazione congenita alla cartilagine delle caviglie.
“Cinquant’anni sono tanti, ho trascorso una bella gioventù, poi come giocatore ho fatto delle belle cose. Abbiamo vinto la Coppa dei Campioni con il Milan, con l’Olanda gli Europei – ha spiegato il ‘Cigno di Utrecht’. E’ stato un grande periodo in cui giocare è stato sempre bello, divertente, anche interessante, emozionante. E poi alla fine abbiamo vinto tanto”. “Quelli sono stati dei periodi molto belli, divertenti. Oggi sono felice – ha concluso – Ho una moglie, tre figli, vivo tranquillo, mi diverto qui con i giocatori. Quindi sono contento”.
Grandissimo anche per questa sua straordinaria semplicità.