In una pomposa intervista rilasciata pochi giorni orsono il Presidente del Consiglio Comunale di Ischia, Gianluca Trani, ha toccato tutti i temi relativi all’attuale situazione politica ischitana in vista delle Europee che dovrebbero trasbordare il nostro primo cittadino dallo scranno di Via Porto a Bruxelles e che, di conseguenza, apriranno la guerra di successione al reuccio senza corona che regna da oramai 7 anni nel comune più importante della nostra isola.
Ebbene il buon Trani tra le tematiche toccate, per la verità senza lasciar trasparire alcuna idea programmatica per la risoluzione delle stesse, ha voluto parlare delle “Enjoy ischia”.
Ha parlato di giornata spartiacque per l’ambiente, quella della prossima domenica che vedrà l’isola chiusa al traffico per la 100km di ciclismo che farà il paio con il passaggio del giro d’Italia dello scorso anno.
Giornata che, beninteso, mi sento di plaudire senza se e senza ma.
Si da il caso però che nelle stesse giornate in cui la macchina propagandistica della Amministrazione dia riscontro di questo risultato unito al primo anniversario del Giro d’Italia ad Ischia. la stessa amministrazione non abbia inteso festeggiare il primo anno della giornata delle pinete riaperte e pulite.
Proprio negli stessi giorni, lo scorso anno precisamente il 2 giugno 2013, su pressione fattiva di un gruppo di appassionati cittadini amanti dello sport e della natura ci si preoccupava di dare un minimo di riassetto alla cosiddetta Pineta degli Atleti che era ridotta in uno stato pietoso.
Cavalcando l’onda, i nostri eletti, si prodigarono nel mettersi in mostra dando, in quella giornata e solo in quella, la parvenza reale e seria di amore verso il nostro ambiente.
Più volte nel tempo abbiamo fatto rilevare alla amministrazione che gli spazi pubblici hanno bisogno di manutenzione costante e silenziosa. Che una rondine non fa primavera e che, coscienti delle ataviche difficoltà economiche in cui versa il nostro comune, si sarebbero dovute trovare soluzioni alternative.
Proponemmo di far adottare ogni pineta ad una associazione che opera sul territorio.
La stessa avrebbe dovuto curare la pulizia e l’ordine all’interno delle stesse e si sarebbe autofinanziata attraverso, ad esempio l’apertura di una piccola buvette, con la creazione anche di qualche posto di lavoro.
Per la pineta degli atleti fu proposta anche l’apertura di un reparto docce a pagamento con gettoni.
Furono fatti sopralluoghi che definire al limite del ridicolo è un eufemismo, per verificare il ripristino dell’impianto idrico. Fu scoperto nell’occasione che i tubi erano stati tagliati anni prima perché avevano delle perdite e mai erano stati ripristinati.
I frequentatori la pineta si offrirono per fare gli scavi per la posa della nuova tubazione e la risposta fu rassicurante come non mai.
“Vi chiamiamo noi per un’altra giornata simile a questa”
Alzi la mano chi di voi lettori crede che la convocazione sia giunta o che l’impianto sia stato ripristinato.
Passato qualche mese sagaci amministratori attraverso le pagine dei social si vantavano di aver avuta la straordinaria idea di assegnare le pineta in affidamento alle associazioni di volontariato o sportive esistenti nel paese.
Ma va?
Altri, in forma privata, ci hanno sottoposto, per avere un parere, delle bozze di delibera affinché si potessero finalmente assegnare questi spazi a chi li vive e li rispetta, “ça va sans dire” che tutte queste chiacchiere da bar tali sono restate.
Non un provvedimento è stato preso.
A parlare con i nostri nulla è fattibile.
Il depuratore è competenza regionale, il porto pure.
Il traffico no ma stanno provvedendo.
Gli arenili saranno sistemati.
Le baracche di finti pescatori che deturpano in maniera vergognosa a breve saranno sistemate.
E cosi via.
E le pinete?
Versano in uno stato comatoso peggiore di quello dello scorso anno. I vialetti interni sono di fatto inservibili.
Le attrezzature ginniche, o quel che ne resta, sono abbandonate e pericolose.
Le panchine, rimesse in ordine dai volontari lo scorso anno, di nuovo rotte.
I cestini della immondizia sporchi, scassati e abbandonati.
Erbacce, escrementi e animali morti allietano la vista al visitatore.
Enjoy Ischia.
Enjoy Bruxelles.