Quando si dice la Comunicazione. Quando si parla di opportunità. Ad Ischia se ne inscena in queste ore un fulgido esempio attraverso l’ufficio elettoral-propagandistico dell’Italia dei Valori.
Il partito dei puri.
Il partito dei Giudici immacolati.
Si quello di Di Pietro.
L’uomo che insieme ad una masnada di eroi doveva rivoltare l’Italia come calzino salvo poi nascondere la polvere sotto i tappeti delle loro innumerevoli proprietà.
L’uomo che non sapeva di avere una moglie.
Il giudice immobiliarista. Si proprio lui. Quello che non “c’azzecca” nulla e che in questo frangente ci ha azzeccato ancora meno.
Campeggia per le strade di Ischia il manifesto della propaganda “valorista” il cui slogan è: “Europei non Tedeschi”. Dando all’accezione tedesco, evidentemente, una nota negativa.
Ora, aldilà della retorica di cui fa il pieno lo slogan, peraltro privo di alcun significato programmatico, è evidente che la sezione ischitana dei “valoristi” vive una realtà parallela dalla quale non si vede alcuna prospettiva della economia isolana.
Eh si.
Perché se avessero avuto un minimo di contatto con la realtà si sarebbero accorti che ad Ischia si vive di turismo ed accoglienza e che il mercato di riferimento principale, dopo quello italiano, è ancora quello tedesco, malgrado si faccia di tutto per evitare che ciò continui ad essere.
Ora immaginiamo noi Italiani popolare, come facciamo da anni. Formentera o Ibiza e trovarci per strada dei manifesti con slogan che sottolineano l’appartenenza all’Europa ma di essere sdegnati se avvicinati all’Italia.
La Comunicazione è una scienza da studiare.
L’accoglienza è un sentimento da coltivare.
Il Turismo è un’industria da sviluppare.
La politica italiana è una cialtroneria da depennare.