Torno sulla segnalazione, naturalmente caduta nel vuoto, fatta sul primo numero del “Dispari” riguardo lo stato della spiaggia di San Pietro ad Ischia Porto. Il più grande litoraneo del comune continua a versare in uno stato di semiabbandono. La sciatta amministrazione Ferrandino persegue nell’ignorare, immagino consapevolmente, la situazione. Tre i punti critici che ho segnalato in passato e che oggi assurgono a denuncia senza eccessive speranze di ascolto. La prima è il canalone di deflusso delle acque posto all’altezza di Via de Rivaz che anche oggi 18 luglio è in realtà vasca di raccolta di buste e di immondizia. Esiste qualcuno nella nostra “amministrazione” che possa far intervenire Ischia Ambiente per far ripulire e fare costante manutenzione del canalone che arriva direttamente sulla spiaggia libera? Secondo punto è l’ingresso in spiaggia da Piazza Croce. Sono anni che continuiamo ad ascoltare, oramai stanchi, di immaginifici progetti per il recupero della zona. Ci saremmo accontentati anche di una pezza di asfalto. Nemmeno questo è stato possibile. Sarebbe oltremodo interessante se il sindaco, tra i suoi vari “impegni” istituzionali, trovasse il tempo di verificare la veridicità di questa denuncia e prendere subito gli adeguati provvedimenti. Nella sua corsa alla “rizollatura” del paese chissà che non si trovi pure qualche minima risorsa per rendere civile l’ingresso ai bagni del principale comune isolano. Terzo, ma non ultimo, è lo scempio della baracca in lamiera che insiste direttamente sulla spiaggia sotto la collina di San Pietro. Uno scempio urbanistico del quale non si vede la definizione da almeno un ventennio. Se avessimo una amministrazione credo che questa si sarebbe dovuta porre il problema di una bruttura simile che inquina la vista al bagnante. Non so se la costruzione sia abusiva, se lo fosse sarebbe il caso di verificare la possibilità dell’abbattimento, se non lo fosse il minimo sarebbe di intimare al proprietario di terminarla rispettando i termini della concessione che avrebbe dovuto avere. Se tutto questo, date le pastoie burocratiche italiane, non fosse possibile nel breve tempo, mi permetto di suggerire alla nostra “amministrazione” di coprire lo scempio con un telone gigante con una gigantografia delle bellezze di Ischia. Per rivederle abbiamo bisogno oramai del fotomontaggio.
Spiaggia di San Pietro
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